sabato 25 giugno 2011

Personaggi

Natal'ja Eileen Morrison


Occhi: Grigiazzurri
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 27 Febbraio 1825
Luogo di Nascita: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk/Liverpool (Regno Unito)
Quartiere di Residenza: Forradalom(Krasnojarsk)/Wavertree(Liverpool)
Gli amici la chiamano: Natalys - Alja
Suo padre la chiama: Leen
Sua madre la chiama: Nataša
George la chiama: Luce - Lucy - St
árlet - Cunégonde
Occupazione: Fiammiferaia
[...]Lei era deliziosa e graziosissima esclusivamente quando stava in silenzio, con i bei piedini infilati per sbaglio negli stivali di Feri, la camicia del corredo da ufficiale di Nikolen'ka sfoggiata al contrario sopra la veste da notte e i capelli che anche se raccolti le superavano la vita, un po' mossi un po' no, dello stesso colore del miele di tiglio, lunghissimi e lucenti come il manto di una leonessa - sebbene a causa della scomoda posizione assunta dalla ragazzina durante la notte avessero preso una piega terribile.
Confusionaria e disordinata, spettinata e irriverente, spensieratamente bella e schifosamente contraddittoria.
(dal capitolo 44)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: She's a Rainbow e Ruby Tuesday - The Rolling Stones; Lucy In The Sky With Diamonds e Girl - The Beatles; Lucy - Julian Lennon; Fortissimo - Rita Pavone; Pa' diglielo a ma' - Nada; Montagne Verdi - Marcella Bella; Vivere per amare e Bella - Riccardo Cocciante - Notre Dame de Paris; Live for the one I love - Céline Dion; Chi sei - Riccardo Cocciante - Giulietta e Romeo; Bambina Innamorata - Edoardo Bennato; Caterina - Francesco De Gregori.

Brian George Gibson

Occhi: Neri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 26 o 27 Febbraio 1821
Luogo di Nascita: Sparta (Grecia)
Luogo di Residenza: Sparta/Liverpool
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes, Taigeto(Sparta)/ Wavertree(Liverpool)
Gli amici lo chiamano: Gee
Suo padre lo chiama: Georgie
Sua madre lo chiama: Geórgos
Natal'ja lo chiama: Georgij - Candide
Occupazione: Brigante
Un brigante un po' filosofo un po' marinaio, questo era Brian George.
Con l'inseparabile Iliade e gli stivali di pelle nera, con i capelli spettinati e quei suoi occhi meravigliosi, con quel dente spezzato e il sorriso spavaldo, con la camicia strappata e la cavigliera d'argento, il cuore silvestre e le sue cicatrici.
Ma George aveva ciò che nessun eroe poteva permettersi di avere.
Una maledetta paura di morire.
(dal capitolo 31)
Canzoni che Martina attribuisce a questo personaggio: Street Fighting Man e The Worst - The Rolling Stones; Fish on the Sand - George Harrison; Ahi ahi ragazzo, Rita Pavone; Someplace Else - George Harrison; Gli occhi negli occhi - Riccardo Cocciante - Giulietta e Romeo; Bello e Impossibile - Gianna Nannini; Sbandato - Edoardo Bennato; La Bellezza - Roberto Vecchioni; A Modo Mio - Claudio Baglioni; Io Sono Qui - Claudio Baglioni; Something - The Beatles; Farewell - Francesco Guccini; Angeleyes - ABBA.


Julyeta Iljodorevna Zirovskaja


Occhi: Azzurri
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 7 Febbraio 1811
Luogo di Nascita: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk/Liverpool(Regno Unito)
Quartiere di Residenza: Forradalom(Krasnojarsk)/Wavertree(Liverpool)
Gli amici/parenti la chiamano: Julen'ka
Harold la chiama: Julia - Julie - Juliet
Occupazione: Pasticcera
Biscottificio Kutuzov.
Natal'ja bussò tre volte, finchè una donna dai chiari capelli raccolti disordinatamente con un nastro di stoffa celeste non le aprì.
Nel tempo di un respiro, Natal'ja fu travolta dall'abbraccio di bianche braccia e dolci, materni baci.
-Vieni, Natal'ja, vieni!- gridava la donna in russo.
Afferratala per un braccio, la trascinò davanti una profumata tavola imbandita, davanti alla quale Natal'ja trasecolò.
Decine e decine di sacchettini di stoffa colorata decoravano a festa la tavola, celando al loro interno caldi frollini d'ottima fattura.
Limone, cioccolato, cannella, zenzero, marzapane, cocco, miele, burro, zucchero, latte, miele, cereali.
Ce n'erano di tutti i tipi.
(dal capitolo 7)

Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Julia - The Beatles; Ogni Tanto - Gianna Nannini; Slipping Through My Fingers, ABBA.

Harold Morrison

Occhi: Azzurri
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 31 Dicembre 1810
Luogo di Nascita: Liverpool (Regno Unito)
Luogo di Residenza: Liverpool/Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Quartiere di Residenza: Wavertree(Liverpool)/Forradalom(Krasnojarsk)
Gli amici/parenti lo chiamano: Harrie
Occupazione: Falconiere/Filosofo
Faceva il falconiere, lui, ma lo faceva con filosofia, tanto che girava voce che i suoi falchi fossero i più tranquilli e dotti del circondario.
Veri e propri falchi di biblioteca, che non per niente portavano i nomi dei più grandi letterati dell'Antica Grecia.
Harold si rendeva conto di non avere molto successo, allevandoli in quel modo, ma gli pareva un'autentica barbarie costringere quelle povere creature a rinunciare alla cultura per dedicarsi ad animali indubbiamente più ignoranti di loro.
A Natal'ja era sempre piaciuta, l'Agorà Ornitologica di suo padre, che trattava i falchi come scolaratti, disponendoli come nella stanza dei busti del Trinity College.
Suo padre, in fondo, era fatto così. Era un po' matto, ma le voleva un mondo di bene.
Anche lei.
Quando era piccola, Harold era solito leggerle brani del Fedone di Platone.
Un passaggio in particolare le era rimasto impresso:
"Un uomo, possiamo dirlo, di quelli che allora conoscemmo il migliore; e senza paragone il più savio e il più giusto".
A Natal'ja piacque talmente tanto, quella frase, che subito la identificò come la migliore definizione mai suggeritagli dal mondo antico per descrivere suo padre.
(dal capitolo 11)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: The Fool on the Hill - The Beatles
Anasthàsja Zemekis


Occhi: Azzurri
Capelli: Rossi
Data di Nascita: 7 Gennaio 1807
Luogo di Nascita: Sparta (Grecia)
Luogo di Residenza: Sparta
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes(Taigeto)
Gli amici/parenti la chiamano: Sthàsja
John la chiama: Stacey
Occupazione: Dispensatrice di Sogni
Altera. Così era lei. Bella da spezzare il cuore con un sorriso, bella e perduta. Era nata a Sparta, nei suoi occhi i suoi genitori avevano visto gli occhi di Afrodite, nei suoi capelli il fuoco di Prometeo. La notte tra il 26 e il 27 febbraio 1821, l’anno delle insurrezioni, il primo anno della Guerra d’Indipendenza, l’anno della morte di Napoleone, il suo sogno aveva aperto gli occhi. Era nato il suo bambino. Geórgos Zemekis, il suo piccolo Georgie. Suo padre, John Arthur Gibson, era il più grande dei Capitani. Anasthàsja era felice. Le lame risplendevano del sangue dei nemici, la gente moriva, oltre i riflessi delle acque dell’Eurota, ma Anasthàsja non se ne accorgeva. Lei aveva un figlio. Lei, la più bella delle belle, non era mai stata tanto felice. Ad Anasthàsja non importava delle sofferenze, del dolore, della morte degli altri. Anasthàsja era madre! Anasthàsja era bella, bella da morire. Ma non c’era di veramente buono e gentile in lei.
(dal capitolo 36)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Fata; Roberto Vecchioni - Sexy Sadie - The Beatles; Bella Senz'Anima - Riccardo Cocciante.


John Arthur Gibson


Occhi: Azzurri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 30 Gennaio 1800
Luogo di Nascita: Liverpool (Regno Unito)
Luogo di Residenza: Liverpool
Quartiere di Residenza: Wavertree(Liverpool)
Gli amici/parenti lo chiamano: Jo o Art
Anasthàsja lo chiama: Joey
I suoi marinai lo chiamano: Johnny
Occupazione: Capitano di marina
Anasthàsja piangeva, piangeva e piangeva.
Il marito le accarezzava i capelli, tentava invano di placarla, con la voce e con il cuore.
-Stacey, Stacey, ragiona-
Ragiona, già.
Ma c'era davvero qualcuno in grado di ragionare, tra i due?
John Arthur le prese il volto tra le mani.
-George è innocente, Stacey. In un modo o in un altro lo faremo uscire da lì. Georgie tornerà con noi-
Punto.
Perché quando il Capitano Gibson decideva qualcosa, quel qualcosa non poteva fare a meno di divenire realtà.

(dal capitolo 27)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: A Hard Day's Night - The Beatles; Dancing With The Moonlight Knight - Genesis.

Cynthia Fàilynn Gibson

Occhi: Azzurri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 8 Dicembre 1823
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Atene (Residenza Parmenàs)
Occupazione: Studentessa
"Tu non sei degna dei Kléftes".
Parole che le erano costate una vita.
Era andata a studiare ad Atene, Cynthia.
Nessuna donna dell'accampamento l'aveva fatto.
Lei sì, e per una volta, la prima volta, aveva sorpreso tutti.
Troppo fragile, Cynthia.
Eppure restava sua sorella.
E di questo George sarebbe sempre stato fiero.
(dal capitolo 35)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Solo - Claudio Baglioni; La ragazza col filo d'argento - Roberto Vecchioni; Piccola Città - Francesco Guccini.

Nikolaj Vasil'evič Zirovskij


Occhi: Grigiazzurri
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 5 Maggio 1813
Data di Morte: 2 Aprile 1836
Luogo di Nascita: Varsavia (Polonia)
Luogo di Residenza: Varsavia(infanzia)/Krasnojarsk (Russia Siberiana)/Liverpool
Luogo di Morte: Liverpool (Regno Unito)
Quartiere di Residenza: Żoliborz (Varsavia)/Forradalom-Accampamento degli Ussari(Krasnojarsk)/Wavertree(Liverpool)
Gli amici/parenti lo chiamavano: Niko o Nikolen'ka
Sua madre lo chiamava: Nikoluška
Suo padre lo chiamava: Kolja
Occupazione: Soldato(Ussaro)/Pianista
Nikolaj, lui sì, sapeva vedere l'azzurro negli occhi di Natal'ja.
Poi un giorno aveva cominciato a vedere tutto grigio.
Non il grigio delicato degli occhi di sua cugina, però.

Un grigio pesante, volgare, opprimente.

La dolcezza della musica non esisteva più.
Non lo vedeva più, il dolce cielo di Varsavia, l'azzurra e luminosa capitale polacca, la città dove aveva trascorso un'infanzia da principino, tra le argentee note di Anželika e le coccole della mamma.

Non li vedeva più, i colori delle nuvole e dell'arcobaleno.

Non ci vedeva più.
E il 2 Aprile 1836 se n'era andato, Nikolaj.
Che codardo era stato.

Per tutti i giorni che Natal'ja aveva passato tra gli ussari con lui, per tutte le volte in cui Anželika l'aveva pregato di riprendere a suonare il pianoforte e per quelle dolorosissime in cui aveva rifiutato.

Per tutte le notti in cui aveva invidiato la luna.
Per tutta la vita in cui gli era mancato il coraggio.

Sarebbe stato troppo difficile spiegare che per tutti il cielo era azzurro e lui lo vedeva grigio.

(dal capitolo 54)
Canzoni che Martina attribuisce a questo personaggio: No Words - Paul McCartney & Wings; Ragazzo dell'Europa - Gianna Nannini; Blue Turns To Grey - The Rolling Stones; No Son of Mine - Genesis.

Anželika Andreevna Valadìna


Occhi: Verdazzurri
Capelli: Rossi
Data di Nascita: 8 Aprile 1784
Luogo di Nascita: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Luogo di Residenza: Varsavia (Polonia)/Krasnojarsk
Quartiere di Residenza: Żoliborz (Varsavia)/Forradalom (Krasnojarsk)
Gli amici/parenti la chiamano: Anželi
Occupazione: Pianista

Natal'ja si era tuffata tra le braccia di Anželika, le aveva scompigliato i capelli rossi e profumati di panna fresca.
Aveva guardato la nonna nell'acquamarina limpida dei suoi occhi.
-Nonna, a te piace viaggiare?-
La donna spalancò gli occhi.
-Quando avevo la tua età andavo spesso in Austria. Sai, eravamo alleati con Mack e Weyrother, allora, ai tempi della Campagna di Napoleone-
Luce conosceva bene sia Karl Mack von Leiberich, lo sfortunato feldmaresciallo austriaco della Battaglia di Ulma, sia Franz von Weyrother, la mente illuminata che nel 1805 aveva offerto Austerlitz su un piatto d'argento a quelli che la piccola anglo-siberiana si ostinava a chiamare i francesi del nano.
-Quei due idioti?- commentò, piatta.
Aveva sentito così tante volte il nonno gridare le peggiori infamie su quei due!
In quei casi Anželika era solita tirare una manciata di neve fresca in faccia al marito, ricordandogli che la Russia era ancora dei Russi, che il loro arcivenerato Kutuzov aveva dato un bel calcio a quel presuntuoso di Bonaparte e che tra le due volte nella polvere citate da quel simpatico italiano di cui non ricordava mai il nome c'era anche il giorno in cui l'apparentemente invincibile Imperatore francese si era seduto di fronte al Cremlino in fiamme.
Adorava sua nonna, in quei momenti.
-Sei proprio come tuo nonno. E a mio parere faresti meglio a stare zitta, considerando quanto ti piacevano le gite a Vienna e a Salisburgo-
(dal capitolo 41)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: L'Alba - Riccardo Cocciante

Iljodor Nikolaevič Zirovskij



Occhi: Grigi
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 26 Giugno 1783
Luogo di Nascita: Forte Korjakovskij - attuale Pavlodar (Kazakistan)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Quartiere di Residenza: Forradalom (Krasnojarsk)
Gli amici/parenti lo chiamano: Il'ja
Occupazione: Generale cosacco
La sua vita era lì.
Sul campo di battaglia, tra i suoi compagni che l'inneggiavano fieri, tra i proiettili che sfrecciavano dai fucili dei Francesi, sulle uniformi macchiate di sangue, in mezzo al popolo, per la libertà del proprio Paese.

Ricordava Forte Korjakovskij, Il'ja, il piccolo insediamento cosacco in cui era nato.

Ricordava le mani di sua madre, la coraggiosa Haalyna Vladimirovna, che era morta durante la Battaglia di Ulma, colpevole solo di aver amato il marito al punto di seguirlo in quella guerra che sembrava non finire mai.

Ricordava gli urli di guerra di quel Bonaparte, vanaglorioso francese convinto di poter prendere per il naso anche il grande Kutuzov.
Ricordava e non ci credeva, dovevano strappargli Austerlitz, era per questo ch'erano lì.
(dal capitolo 76)
Canzoni che Martina attribuisce a questo personaggio: Il Cielo di Austerlitz - Roberto Vecchioni; Misery - The Beatles


Feri Desztor


Occhi: Neri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 17 Marzo 1819
Luogo di Nascita: Budapest (Ungheria)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk(Russia Siberiana)
Quartiere di Residenza: Via Rákos numero 4 (Budapest)/Forradalom(Krasnojarsk)
Gli amici lo chiamano: Il Terribile Feri Desztor
I parenti lo chiamano: Disgraziato
Occupazione: Gestore di bancarella al mercato/Capitano di Forradalom
Feri aveva diciannove anni e, gigantesco e prestante com'era, rappresentava il leader e al tempo stesso il terrore di Forradalom, il quartiere storico della periferia di Krasnojarsk.
Anche a Budapest era stato così, ma la bella capitale ungherese non aveva fatto in tempo ad assistere alla gloria e allo splendore di quel suo figlio tanto promettente.
Natal'ja non ricordava bene come fosse successo, ma era sempre stata la protetta di Feri Desztor.
(dal capitolo 42)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: New Faces - The Rolling Stones; Condannati, I Clandestini e La Corte dei Miracoli - Riccardo Cocciante - Notre Dame de Paris; I Lupi Attorno A Noi - Charles Aznavour.
Jànos Desztor


Occhi: Neri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 18 Dicembre 1823
Luogo di Nascita: Budapest (Ungheria)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Quartiere di Residenza: Via Rákos numero 4 (Budapest)/Forradalom(Krasnojarsk)
Gli amici/parenti lo chiamano: Szöcske (ungherese: cavalletta)
Occupazione: Gestore di bancarella al mercato/contrabbandiere di cavallette
Quindici anni da compiere e un meraviglioso sorriso da avanzo di galera.
Jànos Desztor vendeva cavallette di qualità.
I suoi fratelli lo chiamavano Szöcske, cavalletta, proprio a causa di questo suo commercio.
Fu proprio in quel momento, mentre ricordava e sorrideva al cielo con aria particolarmente persa, stravaccato in un angolo del marciapiede, con una copia del giornale del giorno prima sotto la testa e una sigaretta tra le labbra, che la voce di Feri lo strappò brutalmente alla malinconica dolcezza dei suoi pensieri.
-Szöcske! Corri, c'è una cliente!-
Jànos balzò in piedi, si passò una mano tra i capelli nerissimi e sgranò gli occhi stanchi di fronte al sorriso angelico della cliente.
Sputò la sigaretta tanto rapidamente da farsi andare di traverso la saliva, fece un passo avanti e ci inciampò sopra, rovinando ai piedi di Feri, che gli rivolse lo stesso identico sguardo che sfoderava quando stava per annodare la clavicola a qualcuno.
-Fratellino?-
-Arrrr...iiiivo!- biascicò, aggrappandosi al braccio del fratello per rialzarsi, mentre l'ipotetica cliente lo guardava sorridendo.
-Maledetta peste! Levati, Szöcske!- ringhiò Feri, sempre più nervoso.
Szöcske Desztor annuì, ricomponendosi in fretta.
-La signorina si chiama?-
Lo sguardo della giovane si addolcì.
Aveva gli occhi chiari, di un bel grigioverde vivace e lucente.
-Viktor'ja Vassilenka-
Jànos le rivolse un largo sorriso, porgendole allegramente la mano.
-Io sono Feri e ho diciannove anni-
Scrollò le spalle, percorrendo il viso della ragazza con i begli occhi ridenti.
Dall'alto del suo metro e sessantuno, alle cosiddette gambe corte era abituato.
Ah, le care, vecchie bugie di Szöcske Desztor!
(dal capitolo 76)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Getting Better - The Beatles; Sogna, ragazzo sogna - Roberto Vecchioni; Un altro giorno è andato - Francesco Guccini.

Hajnalka Desztor

Occhi: Azzurri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 27 Marzo 1825
Luogo di Nascita: Budapest (Ungheria)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Quartiere di Residenza: Via Rákos numero 4 (Budapest)/Forradalom(Krasnojarsk)
Gli amici/parenti la chiamano: Hajnal
Occupazione: Apprendista gestrice di bancarella al mercato/Aspirante attrice di teatro
Ad Hajnalka, se non eri sua amica, ti sembrava di fare un torto.
Perché non si poteva non essere amica di Hajnalka.
Perché non si poteva non sorridere quando sorrideva lei.
Era la migliore di tutte, Hajnalka.
Aveva una selvaggia chioma bruna che superava la vita di una spanna abbondante, due occhi che sembravano fatti d'acqua dolce e un coraggio da eroina.
Era dolce, terribilmente.
Gentile.
Alla mano.
Cercavano sempre di proteggerla, Natal'ja ed Helga, ma la verità era che era Hajnalka a proteggere loro.
Lo faceva da lontano.
Lo faceva tra le righe.
Ma lo faceva, ed era un'amica meravigliosa.
(dal capitolo 32)
Canzoni che Martina attribuisce a questo personaggio: Lady Madonna - The Beatles; La Musica Senza Perché - Riccardo Cocciante

Helga Björg Dolokova


Occhi: Azzurri
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 27 Gennaio 1823
Luogo di Nascita: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk
Quartiere di Residenza: Forradalom (Krasnojarsk)
Gli amici/parenti la chiamano: Hell
Occupazione: Aspirante autrice di feuilletons
Helga era quella che molti avrebbero definito una smorfiosa.
Con quei capelli che avevano l'esatto colore della crema pasticcera e gli occhi che parevano pasta di lapislazzulo, si aggiudicava una bellezza fuori dal comune e un fascino senza dubbio implementato dalla pelle candida e dai vestiti dai colori sgargianti che indossava.
Helga sapeva essere la sua peggior nemica, a volte.
Era presuntuosa, vanitosa ed egocentrica.
Quella sua dolcezza era solo una maschera.
Era la peggiore di tutte.
Era la migliore amica di Natal'ja.
Perché sapeva come prenderla.
Perché sapeva come sfidarla e, soprattutto...sapeva come distruggerla.
(dal capitolo 32)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Cecilia - Simon & Garfunkel

Aisling Willow




Occhi: Verdi
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 17 Luglio 1824
Luogo di Residenza: Liverpool (Regno Unito)
Quartiere di Residenza: Wavertree
Gli amici/parenti la chiamano: Lilì
Suo padre la chiama: Feyza Aylin
Occupazione: Aspirante interprete
Rajit Willow, anglo-turco dagli occhi azzurri e dal sorriso ingannatore, era tornato ad Ankara nel 1832, e Regan Amelie Wilson non l’aveva più visto.
Del suo passaggio aveva lasciato un gatto zoppo e un paio di scarpe dalla suola consumata.
Aisling, la sua unica figlia, ogni sera abbracciava il gatto, Sbam -Regan aveva provato tante volte a spiegarle che non era un nome turco, ma la bambina non l’aveva voluta ascoltare- e quando usciva insisteva sempre per indossare le sue scarpe, che lei affettuosamente chiamava “le vecchie scarpe di papà”.
Raijt parlava il turco di Ankara, ma era stato per anni al servizio dell'Impero Ottomano, conosceva anche l'arabo e il greco.
Ad Aisling, in Turchia, erano rimasti i nonni, oltre a quel padre ormai non più rintracciabile.
Questi ultimi le stavano insegnando, poco a poco, quelle polverose, passionali lingue mediorientali.
(dal capitolo 9)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Mother - John Lennon


Brianne Beckett


Occhi: Verdi
Capelli: Rossi
Data di Nascita: 24 Febbraio 1823
Luogo di Nascita: Gretna Green (Scozia)
Luogo di Residenza: Liverpool
Quartiere di Residenza: Speke (Liverpool)
Gli amici/parenti la chiamano: Bee
Occupazione: Aspirante insegnante di trigonometria
-Ma va, Lilì-
-Giuro sui miei capelli che è vero-
-Tanto poi ricrescono-
Brianne rideva, rideva fino alle lacrime, con i capelli rossi che le andavano sugli occhi e la spremuta rovinosamente rovesciata sul vestito.
Quando riprese il controllo, Aisling e Natal'ja la guardavano immobili, ad occhi sbarrati.
-Natalys è particolarmente antipatica, oggi- fu l’uscita della giovane Beckett, finalmente ricomposta.
-Eccome- le diede man forte Aisling, lanciando uno sguardo obliquo a Natal'ja, silente sul bordo del suo gradino.
(dal capitolo 9)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Ticket to Ride - The Beatles

Leonida Zemekis


Occhi: Neri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 20 Ottobre 1790
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes (Taigeto)
Occupazione: Capo dei briganti
Adrasteia si voltò e un attimo dopo già lo stupore era padrone del suo volto, paralizzandola nell'atto di volgere lo sguardo all'inizio della strada.
-Il grande Leonida è tra noi!- gridò e, dopo le sue parole, nella strada deserta rieccheggiarono soltanto il pianto disperato della Contessina e i lamenti occasionali di Doukas, ancora vivo.
L'intera banda taceva, immobile.
I capelli neri ondeggianti e gli occhi luccicanti come dracme d'argento, le cicatrici che spiccavano come ricami di luce sulle possenti braccia scurite dal sole.
-Voi- Leonida indicò i due Dounas, Talia e Adrasteia -Vi siete divertiti abbastanza-
Alle sue spalle apparvero Creskles e Kyriakos.
-Tu, Dekapolites, affiancati a Rouvas. Mycenae Kallìsti, guardami. Questa si chiama fine e ti riguarda particolarmente da vicino-
I quattro Kléftes a piedi, eccetto Dekapolites, trattennero il respiro.
Leonida stava disponendo i suoi uomini esattamente come nella Battaglia di Navarino.
Avevano decimato l'Armata Turca, in quel modo.
20 Ottobre 1827, trentasettesimo compleanno di Leonida.
Era diventato l'eroe del Peloponneso, quel giorno.
Dekapolites si sistemò alla destra di Creskles, il quale, sporgendosi dal cavallo, gli battè una pacca sulla spalla.
Poi Leonida frustò il suo cavallo, che partì al galoppo in direzione della Contessina.
In pochi secondi le si affiancò, strattonandola per una spalla.
-I soldi, Mycenae. Cosa c'è di poco chiaro in quello che ho detto, tesoruccio? I SOLDI!-
Con grande orrore di Mycenae, le dita di Leonida sfiorarono il cane della pistola che teneva appoggiata sulla fronte della ragazza.
-Sono...là dentro- sussurrò tra le lacrime, indicando una sacca di stoffa scura ben mimetizzata con i sedili della carrozza.
-Molto bene, cara. La nostra chiacchierata finisce qui- decretò compiaciuto, scendendo dal cavallo per dare inizio al saccheggio.
(dal capitolo 23)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Play With Fire - The Rolling Stones; Dieci Ragazze per Me - Lucio Battisti; Il Vecchio e il Bambino - Francesco Guccini.



Talia Azvalakos

Occhi: Azzurri
Capelli: Castani
Data di Nascita: 1 Gennaio 1794
Luogo di Nascita: Sparta (Grecia)
Luogo di Residenza: Sparta
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes (Taigeto)
Leonida la chiama: Talì
Occupazione: Brigantessa
Doukas seguì con apprensione la mano di Talia fare un cenno in direzione degli alberi alle loro spalle. Poi uno sparo gli tagliò l'aria talmente vicino da fargli mancare il respiro. Dekapolites Calie, quarantanove anni, lunghi capelli grigi e ricci e una mira infallibile. Ancora prima che Doukas avanzasse di un solo passo, aveva già raggiunto la Contessina e circondatole il collo con la gigantesca mano. -Kléftis!- gridò Talia, spalancando gli occhi -Al ladro!- -State tranquilla, signora... Contessina!- Doukas si muoveva impacciato tra le due donne appena incontrate e la sua Contessina, tentando di raccapezzarsi. -State tranquillo anche voi- e così dicendo Talia estrasse con rapidità impressionante un pugnale da una tasca della sottogonna e lo affondò nella spalla destra dell'uomo, fino all'elsa. Talia si avvicinò alla ragazza e, sollevandole il viso con una mano, le sorrise con sprezzante ironia. -Dove sono i soldi, piccina?- -No...soldi...mai...- Talia scoppiò a ridere, gettando la testa all'indietro. -Caruccia! Sei proprio un tesoro, Mycenae. Peccato per tuo zio. Gli mancherai-
(dal capitolo 23)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Milady - Roberto Vecchioni.
Dekapolites Calie



Occhi: Grigi
Capelli: Neri
Data di Nascita: 13 Agosto 1786
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes (Taigeto)
Occupazione: Brigante
Dekapolites Calie, quarantanove anni, lunghi capelli grigi e ricci e una mira infallibile. Ancora prima che Doukas avanzasse di un solo passo, aveva già raggiunto la Contessina e circondatole il collo con la gigantesca mano. -Kléftis!- gridò Talia, spalancando gli occhi -Al ladro!- -State tranquilla, signora... Contessina!- Doukas si muoveva impacciato tra le due donne appena incontrate e la sua Contessina, tentando di raccapezzarsi. -State tranquillo anche voi- e così dicendo Talia estrasse con rapidità impressionante un pugnale da una tasca della sottogonna e lo affondò nella spalla destra dell'uomo, fino all'elsa. La Contessina gridò. -Doukas! Al ladro!- -Grida, grida che ti passa- la schernì Dekapolites, che nel frattempo l'aveva raggiunta, passandole la lama di uno xiphos sotto la gola -Grida che non sarai l'unica, a passare- Mycenae Kallìsti sbarrò gli occhi, ormai rossi e gonfi per le lacrime trattenute. -Mio zio...in prigione...voi...- mormorò, la voce ormai ridotta ad un sussurro. -Niente minacce, bellina. Sono un po' fuori luogo, non trovi?-
(dal capitolo 23)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: L'Onda - Riccardo Cocciante
Theodorakis Leonidas Dounas

Occhi: Verdi
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 15 Marzo 1815
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes (Taigeto)
Occupazione: Brigante
E poi pensi che a Sparta le lacrime non sono permesse. E pensi che la Moira già s'appresta a seguirti, ombra di cenere densa sulla fulgente gioventù. La vedi, adesso? E pensi che alla fine, d'Achille, indossavi solo le armi. E la splendida chioma, l'occhio ferino, la freccia nel tallone, le avevi anche tu. E poi scopri di essere sempre stato solo Patroclo. Del Pelìde piè veloce hai l'orgoglio, Theodorakis Dounas. E del figliol di Menezio il corpo, tradito da vulnerabile oltraggio.
Il tuo sanguinante cuore di guerriero non lo svelerai mai.
E poi corri a indossare le armi di Achille.
Non cambierai mai.
Patroclo.
(dal capitolo 75)


Dimokratìa Hélèna Dounas

Occhi: Grigioverdi
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 28 Novembre 1827
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes (Taigeto)
Gli amici/parenti la chiamano: Tìa
Occupazione: Brigantessa
-Forse, Tìa. Ma nel frattempo noi siamo amici?-
-Ti piacerebbe?-
Geórgos la guardò.
-Abbastanza-

Chiuse gli occhi, poi li riaprì. Sorrise.
-Abbastanza-

Taceva, Tìa.
Non era da lei, troppo silenzio.
Dimokratìa non taceva mai.
-E adesso cosa mi dici?-
Lo guardò negli occhi. Geórgos non lo sapeva, come faceva, a guardarlo così. -Ubi tu Gaius, ego Gaia-
Geórgos sgranò gli occhi, inevitabilmente.

-Cosa?-
-Sai?- Dimokratìa fece un passo in avanti, e non appena gli fu abbastanza vicina gli prese un orecchio tra le dita, tirandolo un pochino.
-Sei un po’ stupido come amico-

Si voltò e corse via.
(dal capitolo 34)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Strada Facendo - Claudio Baglioni
Dejanira Zemekis


Occhi: Azzurri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 20 Ottobre 1805
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta (Bosco)
Gli amici/parenti la chiamano: Jani
Occupazione: Sacerdotessa di Artemide
Il bosco. Che il cielo splendesse, che infuriassero i lampi, lei viveva nel bosco. Il fiume. Con le mani bagnate dalle acque del fiume. La giovane donna accarezzò con dolcezza il suo serpente. Le belle striature turchesi dell'animale ricordavano i suoi occhi. Occhi di tenebra azzurra. Infiniti, sfrontati. Dejanira teneva un serpente nella scollatura, come le Sacerdotesse di Apollo. Eppure, lei era devota ad Ecate, la Luna. Ad Artemide Orthia, della quale visitava il tempio ogni mattina. Figlia del bosco, creatura del bosco, delle selve e del verde di Sparta.
(dal capitolo 38)
Canzoni che Martina attribuisce a questo personaggio: For No One - The Beatles; Sulle Labbra e nel Pensiero - Riccardo Cocciante

Ariadni Zemekis


Occhi: Azzurri
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 8 Luglio 1806
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta (Città)
Gli amici/parenti la chiamano: Dnì
Occupazione: Pittrice
Ariadni era la bionda, quella col nome impronunciabile; quella che tutti chiamavano Dnì, quella dai riccioli ribelli, quella gentile e perspicace. Ariadni era una vera Greca, una figlia di cui vantarsi, ma non troppo. Ariadni dipingeva, ma era imprevedibile. Lo è ancora adesso. Ariadni era irraggiungibile, ma adesso lo è di più. Ariadni era come il mare. Ariadni dipingeva quello che i suoi occhi vedevano, ma c’erano persone che non vedevano i suoi occhi.
(dal capitolo 36)Canzoni che Martina attribuisce a questo personaggio: Blinded by Rainbows - The Rolling Stones; Behind That Locked Door - George Harrison

Thera Zemekis

Occhi: Verdi
Capelli: Castani
Data di Nascita: 14 Settembre 1829
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta (Città)
Il vero nome di Thera era Gea. Era l'anima della bruna terra ellena, lei. Era la terra, solida e disarmante, Thera Zemekis. Amava il porto, Thera. Amava vedere le navi partire, ma soprattutto amava vederle tornare. Che fossero le stesse, però. Non le piaceva l'idea che partissero e non tornassero più, le faceva paura. Anche se lei, per i suoi nove anni, era una bambina straordinariamente indipendente. Thera Zemekis era l'Indipendenza Greca. Era nata il 14 Settembre 1829, e davvero Leonida non avrebbe potuto chiedere un regalo migliore. Era nata il giorno del Trattato di Adrianopoli, il giorno della libertà.
(dal capitolo 39)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Tu Italia - Riccardo Cocciante

Eiréne Calie

Occhi: Grigi
Capelli: Biondi
Data di Nascita: 1 Maggio 1801
Luogo di Nascita: Sparta
Luogo di Residenza: Sparta
Quartiere di Residenza: Accampamento dei Kléftes (Taigeto)
Non l'avevano mai lasciata parlare abbastanza, Eiréne.
Nata già donna, bambina troppo bella, amante troppo desiderata.
Poi era arrivato lui, Meletis.
Che voleva sposarla e non accettava obiezioni.

E nessuno aveva mai osato obiettare, con lui.
Suo padre poteva.
Suo padre era Dekapolites Calie, eterno secondo ma primo nel difendere l'onore della propria famiglia.

Non l'aveva difesa.
Lo riteneva giusto, forse.
Gli andava bene così.
A lei no.

Ma lei non poteva.
Lei non doveva.
Ma se avesse potuto, lei... Niente.
In quella vita non avrebbe mai potuto fare niente.

"Eiréne piange sempre", dicevano in città.

Ma che provassero a ridere loro!
Ma che ci provassero loro, a sforzarsi di amare il proprio marito e ritrovarsi odiate, respinte, reiette!
Ma che ci provassero loro, ad uccidere la propria figlia per disperazione!Ma che ci provassero loro, a calpestare il proprio cuore perché, tanto, lo facevano tutti!
(dal capitolo 83)
Canzone che Martina attribuisce a questo personaggio: Anima Mia - I Cugini di Campagna
Viktor Zarkhov

Occhi: Grigi
Capelli: Neri
Data di Nascita: 14 Dicembre 1805
Luogo di Nascita: Tomsk (Russia Siberiana)
Luogo di Residenza: Omsk (Russia Siberiana)
Occupazione: Carceriere della Mërtvogo Doma
Alzò lo sguardo, Natal'ja.
Scrutò con i suoi vispi occhioni grigiazzurri l'espressione corrucciata dell'uomo che le si era parato davanti, si chiese chi fosse e quando fosse arrivato.

Non le piaceva il suo sguardo.
Era altezzoso, cattivo.

Non come quello del suo brigante.

-Abbassa lo sguardo, ragazzina-

Perché avrebbe dovuto?

Era curiosa, lei, lo era sempre stata...cos'era questa storia di abbassare lo sguardo?
Non le piaceva, no, non le piaceva affatto. Era una crudeltà fatta e finita!
-Scusate, ma siete stato voi a guardarmi per primo-

Era così. Non diceva bugie, lei! Anželika ripeteva sempre che le bugie facevano male alle persone e lei non voleva fare male a nessuno.

Non lo vide arrivare, lo schiaffo, ma lo sentì freddo e violento come un fiume di sangue sulla neve.

(dal capitolo 57)
-Tocca a te, ragazzina!-

Natal'ja si fece coraggio.
Era una ragazza di Forradalom e doveva portare alto il nome del suo quartiere.
Non poteva lasciarsi intimidire da un energumeno arrogante come quel bisonte baffuto che si era azzardato a metterle le mani addosso.
Non poteva.

E così era lì che si svolgevano i famosi interrogatori della Mërtvogo Doma.
Tra quei quattro muri sudici impregnati di lacrime e sospiri di vite negate.
L'odore di sangue le faceva girare la testa.
Viktor Zarkhov, questo era il nome del bisonte baffuto, la aspettava sulla porta.
Non ne sarebbe uscita facilmente.
(dal capitolo 58)


Akakij Ul'janov


Occhi: Azzurri
Capelli: Neri
Data di Nascita: 19 Novembre 1815
Luogo di Nascita: Krasnojarsk (Russia Siberiana)
Luogo di Residenza: Krasnojarsk
Occupazione: Ussaro/Giornalista
Akakij ch'era nato in un quartiere residenziale per miracolo, Akakij che la Rivoluzione la vedeva in tutti gli specchi da quando era piccolo, da quando era ingenuo, Akakij che in quella Rivoluzione ritrovava un po' di quell'ingenuità, la teneva stretta per un po', finché l'Akakij bambino non si dissolveva nello specchio, sempre più lontano, sempre con meno voce in capitolo. (dal capitolo 98)








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